Tensione

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La tensione elettrica è la differenza di potenziale tra due punti. L’unita di misura della tensione elettrica è in Volt e il simbolo elettrico è la lettera V.

Ma cos’è il potenziale elettrico, e come fa a verificarsi una differenza tra punti diversi?

A chiarire il concetto ci viene in aiuto la natura. Immaginate una giornata di  pioggia. Il cielo è pieno di nuvole nere, e il vento le spinge una contro l’altra. La conseguenza dello sfregamento tra le molecole delle nuvole fa si che la loro carica elettrica che normalmente è la stessa del terreno sottostante, inizi a crescere sempre di più. La differenza di carica elettrica (differenza di potenziale) che si sta formando tra banchi di nuvole e il terreno è  la tensione elettrica.  Lo sfregamento molecolare continua e la tensione raggiunge ormai molte migliaia di volt, alcuni animali riescono ad avvertire il pericolo e corrono a cercarsi un rifugio. L’aria essendo isolante è riuscita fino a questo momento a tenere separate le due cariche elettriche ma c’è un limite oltre il quale l’aria perde questa caratteristica e quel limite è stato quasi raggiunto. Ed ecco che La tensione sale ancora ed avviene l’inevitabile. L’aria perde improvvisamente la sua capacità isolante, le due cariche elettriche vengono in contatto e una devastante scarica elettrica (corrente) attraversa l’aria tra le nuvole e il terreno riportando in pochi istanti entrambi i punti allo stesso potenziale. 

Ricapitolando la Tensione è la differenza di potenziale tra due punti. La corrente invece è il passaggio di elettroni che si verifica tra quegli stessi punti quando qualcosa interviene a chiudere il circuito. In questo caso a chiuderlo è stata la perdita di isolamento dell’aria.

La corrente elettrica è l’argomento di cui parlerò nel prossimo articolo del corso pratico di elettronica per principianti.

Resistenza

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La resistenza o resistore, è un componente utilizzato sia in elettrotecnica che in elettronica. Deve il nome, alla sua caratteristica di opporsi (fare resistenza) al passaggio della corrente che la attraversa. Ovviamente affinchè questo avvenga deve applicata una tensione (differenza di potenziale) ai suoi capi. Questa tensione può essere fornita da una batteria, o da un circuito elettrico più complesso comunque collegato ad una fonte di alimentazione elettrica.

Un’altra importante caratteristica della resistenza attraversata dalla corrente (flusso di elettroni), è quella di generare calore. Il forno elettrico, la stufa elettrica, lo scaldabagno elettrico, la lavatrice, la lavastoviglie, il ferro da stiro, il phon, hanno al loro interno una resistenza che viene utilizzata proprio a questo scopo: riscaldare. Anche la vecchia lampadina, per intendersi quella con il bulbo di vetro e il filamento in tungsteno, è una resistenza. Infatti non appena la corrente attraversa il filamento esso si riscalda fino a diventare incandescente, producendo luce e calore.

In elettronica questa caratteristica è tuttaltro che ricercata. I surruscaldamenti infatti Clicca quì per leggere il resto dell’articolo